E fu sera e fu mattina

Splendono d’argento le ali della colomba, le sue piume di riflessi d’oro” (Sal 67)

Lo sguardo si perde all’orizzonte dove cielo e mare si fondono mentre il suono delle onde che frangono introduce il succedersi ritmato del tempo. Un andare e venire che si accorda al respiro in un movimento di accoglienza e di dono che suggerisce la nostalgia del sempre. E lo spirito vola verso l’origine di tutto, quando la luce squarciò il buio e la sostanza prese forma, opera di dita amanti estremamente potenti e sottilmente leggere, come lo sfiorar di una piuma.

Gli attimi del passaggio dalla luce al buio e dalle tenebre al giorno aprono allo stupore di una realtà che infinitamente ci supera, non dominabile né afferrabile, che solo va accolta come dono e come invito ad entrare in un’altra dimensione del tempo e a scoprire una fedeltà eterna di amore.

Canterò in eterno l’amore del Signore, di generazione in generazione farò conoscere la tua fedeltà, perché ho detto: “ E’ un amore edificato per sempre nel cielo rendi stabile la tua fedeltà” … I cieli cantano le tue meraviglie, Signore, la tua fedeltà nell’assemblea dei santi. Chi è come te, Signore, Dio degli eserciti? Potente Signore, la tua fedeltà ti circonda. Tu domini l’orgoglio del mare, tu plachi le sue onde tempestose. Tuoi sono i cieli, tua è la terra; hai fondato il mondo e quanto contiene”(Sal 89).

Il cuore si allarga nel proiettarsi dentro una enorme volontà di bene che da sempre ci precede, ci attende, ci accoglie. Allora le labbra si aprono in canto:

Rendete grazie al Signore perché è buono
perché il suo amore è per sempre…
Lui solo ha compiuto grandi meraviglie
perché il suo amore è per sempre
Ha fatto le grandi luci: il sole per governare il giorno
la luna e le stelle per governare la notte
perché il suo amore è per sempre”.

Seguendo l’alternanza giorno-notte la preghiera si apre alla possibilità di inserirsi in un ritmo che recupera l’unità organica della persona e della vita. Il tempo diventa sostanza che regge dentro di sé l’attenzione orante del cristiano che impara a vivere la storia come abitata da Dio e perciò si apre alla fiducia, alla resistenza, alla speranza, al rendimento di lode: perché c’è chi, accanto a noi, è la nostra forza, il nostro sostegno e regge la lunghezza del cammino e dell’attesa che il Regno di Dio si compia in noi (Don Emanuele Bargellini).

Benedite opere tutte del Signore il Signore… Benedite cieli il Signore…Benedite sole e luna il Signore.. Benedite stelle del cielo il Signore, a Lui la lode e la gloria nei secoli.

Benedite notti e giorni il Signore.. Benedite luce e tenebre il Signore.. Benedite folgori e nubi il Signore, a lui la lode e la gloria nei secoli.Benedica la terra il Signore…Benedite monti e colline il Signore. Benedite creature tutte che germinate sulle terra il Signore, a Lui la lode e la gloria nei secoli(Dan 3)