Dobbiamo ripartire dalla Galilea, dall’inizio, nonostante le disillusioni, nonostante le pesantezze, e ritrovare l’intensità e la freschezza che è nelle parole “io ricomincio”.
Ripartire da quell’inizio, dove nulla è ancora deciso, dove ogni rischio è ancora aperto, dove ogni avventura è ancora indefinita e in sospeso. Sentirci di nuovo chiamati dal futuro con tutta la tensione della nostra vita, nell’attesa, nella speranza, nel dubbio e sostenuti solo dal soffio creatore e innovatore dello Spirito.
Dobbiamo rischiare per i sentieri dove germoglia il fiore del tempo nuovo, dove gli uomini e le donne dicono la parola con l’antico vigore, dove altri temerari cercano l’umana libertà. Sapendo che se il nostro cuore rimane limpido non ci coglierà mai più la notte: saranno la fede e le stelle a suggerire i passi.
(Don Luigi Verdi – La Chiesa della tenerezza)