[…] non è solo l’universo che sta dispiegandosi, ma anche l’autorivelazione di un Dio che va emergendo, è inerente alla vita stessa come il lievito nella pasta, il fuoco nella materia, fino a riflettersi nell’umana coscienza. Come ci figuriamo i tratti divini alla luce di questo universo creativo, intensamente dinamico, continuamente emergente.
In un contesto emergente superiamo la concezione di un Dio dal potere soprannaturale esterno al divenire della vita, abitante in un luogo oltre il cielo, che interviene periodicamente nella storia per compiere o imporre il proprio volere. Nel nuovo contesto coscienziale stiamo emergendo ad un Dio che è sorgente della vita che scorre in tutti noi, la sorgente dell’amore che ci umanizza, e il fondo dell’essere che ci chiama, ci autorizza, fa sì che, ci rende responsabili a diventare tutto ciò che possiamo diventare, interessendo con gli altri esseri viventi e l’ambiente.
Il nostro universo visibile non è semplicemente un oggetto creato da un Dio totalmente altro al fine di manifestare l’amore di Dio, ma l’universo creato è quello stesso amore – il cuore stesso di Dio, dispiegantesi gradualmente e drammaticamente nella dimensione del tempo e dello spazio. La realtà ultima o mistero è emerso, e continuamente emerge nuovo e imprevedibile lungo la storia, apre continuamente un futuro nuovo, è sorgente di liberazione, e di dispiegantesi potenzialità, il fiume che scorre attraverso ogni cosa, l’energia, l’intelligenza, la passione, il cuore nascosto del cosmo. Profusione di amore è la forma inerente dell’universo, alla quale partecipiamo, che possiamo poco a poco ospitare, ma anche eludere o rifiutare.
Ivan Nicoletto “Una fede pellegrinante”